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La Chiesa di Santa Maria Novella deve il suo nome in parte alla fondazione primitiva di un oratorio eretto in questo stesso luogo nel secolo X, poi ampliato nei secoli XI e XII e dedicato a Santa Maria delle Vigne; ci fu in seguito la rifondazione, come nuovo edificio – da cui Novella – consegnato nel secolo XIII ai frati domenicani. La chiesa fu eretta seguendo il modello essenziale del “gotico utilitario”, che caratterizza l’architettura mendicante, con pianta a croce latina e transetto con diverse cappelle aggiunte in momenti successivi all'abside, poi rinnovata. Oltre alla facciata,rinnovata da Leon Battista Alberti, la principale ricchezza della chiesa risiede nella sua ricca decorazione pittorica e scultorea, di diversi periodi, la cui consistenza è relativa ma comprende capolavori come la Madonna Rucellai (1285, attualmente agli Uffizi e sostituita nella Cappella Bardi dalla Madonna del Rosario di Vasari del 1570); il Crocifisso di Giotto, della fine del XIII secolo; l’Annunciazione di Bicci di Lorenzo (con la predella); la Trinità, Maria e San Giovanni di Masaccio (1427), posti nella navata est ed in posizione strategica davanti al grande portale occidentale; il Crocifisso ligneo di Brunelleschi (1410-25), nella Cappella Gondi, progettata nel 1503 da Giuliano da Sangallo; gli affreschi di Filippino Lippi nella Cappella Filippo Strozzi, e, soprattutto, l’abside o Cappella Tornabuoni, interamente decorata con gli affreschi di Domenico Ghirlandaio (1485-90), tra i quali si incontrano alcune delle sue composizioni più originali, in aggiunta ad opere minori di Botticelli e Bronzino, tra gli altri.

Il bersaglio affisso all'ingresso della chiesa

 

 




Fondo Edifici di Culto - Chiesa di Santa Maria Novella

Sito ufficiale - Opera di Santa Maria Novella
 



 

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